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L'azienda e il terroir

I vini prodotti dalla Società Agricola La Torretta nascono dall’incontro e dalla fusione della passione visionaria di Fulvio Rapanà con il talento professionale di Massimo Tripaldi, enologo affermato e Vicepresidente nazionale dell’Assoenologi. Che nel primo ci fosse qualche gene ereditario era nelle possibilità, essendo stato il bisnonno Luigi Grasso, “Lu Cìci Grasso” – ritratto nella foto con la moglie e la nonna bambina – un grande produttore di vino fra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 a Campi Salentina.

Passione e abilità si uniscono per creare vini che rappresentano il terroir e quindi la potenza e l’opulenza del sole e della terra rossa salentina, con il recupero di tecniche di vinificazione quasi perdute, ma che da sempre hanno esaltato le doti olfattive e gustative dei vini.

La posizione, tra i comuni di Manduria, Guagnano, Lizzano e Torricella, a ridosso del territorio tipico sia del Primitivo sia del Negroamaro, con vigneti situati a pochi chilometri dal mare, incarna appieno l’icona di una viticoltura con la testa nel sole e i piedi nel celeste del mar Jonio, su cui si specchia la Torre Zozzoli, torre di avvistamento antisaracena del 1400 che dà il nome e caratterizza tutta la zona.

Lo scirocco soffia per gran parte dei giorni dell’anno e porta sui vigneti gli umori e le sapidità del mar Jonio, contribuendo a creare un vino dalle strutture organolettiche straordinarie.

Queste particolari condizioni climatiche permettono ai vini de La Torretta di essere prodotti sia da uve di Primitivo (Miti) sia da uve di Negroamaro (Nickè e Fuè): vini potenti ma eleganti, vigorosi ma dai tannini morbidi e mai aggressivi al naso o al palato.

Vini La Torretta, grazie alla selezione accurata delle uve in vigneto (22/25 q.li per ettaro) e alla manualità delle tecniche di vinificazione, ha una produzione di nicchia con un massimo di 25.000 bottiglie all’anno.